sabato 17 settembre 2011

Port Douglas - 16 Settembre 2011

La sveglia suona come sempre troppo presto. Sono le 7.00 e siamo in piedi (quasi) pronti per una nuova giornata. Riportiamo le funzioni vitali a regime con una bella doccia e via si parte. Il tour non puo' cominciare senza una buona colazione e puntiamo dritti verso il centro di Cairns. I locali che offrono colazioni più o meno abbondanti sono molti, ma la nostra scelta cade su "Villa Romana", non tanto per il desiderio di qualcosa di italiano, ma per la sua posizione frontemare. Il sole brilla, l'aria tiepida ci porta l'odore dell'Oceano. Eh si, siamo finalmente al caldo e, dopo aver battuto i denti per quasi 10 gg., non ci sembra vero. Ordiniamo le colazioni più semplici che offre il menù : per me pane caldo con marmellata e burro ed un cappuccino; per Gas uova e spinaci con toast e del succo di ananas. Paghiamo USD 24,00 e andiamo a farci una passeggiata sul lungomare, The Explanade. Nonostante sia presto, la cittadina è già piuttosto vivace. Ci sfrecciano accanto mamme in tenuta sportiva che fanno jogging spingendo i passeggini, nonni che camminano con i nipotini e tante famiglie che si preparano per la giornata di sole. Proprio di fronte all'Oceano c'è una bellissima piscina, la Lagoon. E' enorme e parte da un'altezza di 0,45 mt. per arrivare ad 1,50 mt. sulla parte più alta....ed è del tutto gratuita! tutto intorno ci sono posti all'ombra dove stendersi ed un certo numero di tavoli utilizzabili liberamente per i picnic. Ma la cosa che ci entusiasma di più in assoluto sono le 3 strutture per cucinare alla griglia, sempre gratuitamente! ognuna di queste conta 4 postazioni. Ci sono le istruzioni per accendere le piastre ed un'unica richiesta per chi volesse utilizzarle : pulire e sistemare prima di andarsene. Per come abbiamo conosciuto gli Australiani, non abbiamo dubbi che a fine giornata non ci sarà nemmeno una carta di caramella per terra.
Ad un certo punto sentiamo cantare e suonare e vediamo un pò di gente ferma in un punto del parco. Ci avviciniamo : un gruppo di aborigeni sta facendo uno spettacolo per sovvenzionare i nativi australiani. Ci sistemiamo in mezzo alla gente ed ascoltiamo volentieri le loro canzoni. Finito lo spettacolo, torniamo alla macchina e ripartiamo. La nostra destinazioni oggi è Port Douglas, a soli 60 km. da Cairns.
La giornata ci invoglia ad arrivare subito a destino e buttarci in spiaggia per una giornata di sole e relax. ma strada facendo i nostri programmi saltano miseramente : c'è troppo da vedere in questo paese e non vogliamo perderci nulla delle bellezze che offre. Riprogrammiamo la destinazione e ci dirigiamo a Kuranda, piccolissima località tra le montagne del Great Dividing Range. Arriviamo e ci sembra di essere a Gardaland! il paesino è pieno di mercatini e piccoli ristorantini, non c'è tantissima gente e ci godiamo l'atmosfera coloniale che si respira qui. A tratti, veniamo sbalzati indietro di 50 anni, quando Kuranda era meta degli hippies : ci sono ancora negozietti che vendono abitini a fiori ed oggettini vari fatti a mano e, ancora oggi, arrivano ragazzi e ragazze in furgoni coloratissimi. A farci tornare indietro nel tempo è anche un gruppo di quasi ottuagenari che parlano veneto. Tendiamo le orecchie pensando di aver preso un abbaglio : ad occhio e croce, vista l'età, è alquanto improbabile che possano aver affrontato un viaggio di più di 20 ore in aereo! Sorridiamo ad un gruppetto di signore e chiediamo da dove vengono. "Semo venete" ci rispondono! una di Castelfranco, una di Pederobba, l'altra di Treviso...quando apprendono che siamo veneti anche noi, è una festa : in pochi minuti veniamo circondati da un gruppetto di simpatiche vegliarde che sembrano non vedere l'ora di parlare con noi. Fanno parte di un gruppo di veneti della provincia di Treviso che vivono ad Adelaide (una novantina in tutto) che annualmente organizza una gita fuori porta. Vivono in Australia chi da 50 anni e chi addirittura da 60! l'inglese è la loro lingua madre ormai, ma tra loro parlano solo ed esclusivamente veneto e, tra l'altro, il veneto che noi non parliamo più. E' divertentissimo sentirli mentre mescolano parole di inglese e dialetto trevisano purissimo! saranno qui da 60 anni, ma l'accento lo hanno mantenuto praticamente integro. Scambiamo qualche battuta e ci salutiamo. Rido pensando che hanno storto un pò il naso quando hanno capito che Gas non parla il dialetto ^_^.
A pochi metri dal mercatino, c'è la Scenic Railway, il treno che porta i turisti in mezzo alla foresta pluviale ed arriva sino a Cairns. La linea ferroviaria su cui corre, fu inaugurata nel 1891 dopo 9 anni di lavori e e più di 2 milioni di metri di terra rimossi. L'idea del giro su un treno storico ci attira e decidiamo di chiedere informazioni sul costo dei biglietti : USD 71,00 a testa se vogliamo fare andata e ritorno, USD 46,00 se vogliamo arrivare a Cairns (e tornare a Kuranda a piedi...). Ci riflettiamo un pò e decidiamo che la foresta possiamo vederla anche in altro modo, risparmiamdo 142 USD! di fatto, la camminata che porta alle Barron Falls, nel mezzo del Barron National Park, si fa proprio in mezzo alla foresta pluviale ed è del tutto gratuita. Arrivati sulla zona panoramica da cui si vedono le cascate, restiamo un pochino delusi : rispetto a quanto si vede sulle foto, c'è molta meno acqua e l'effetto scenico un pò si perde. In effetti, la portata del fiume è maggiore nel periodo dei monsoni, quindi da Dicembre a Febbraio....insomma, come al solito arriviamo nei posti migliori fuori stagione! Poco male, scattiamo qualche bella foto e risaliamo. La foresta pluviale è indescrivibile...abbiamo provato a fotografarla e riprenderla in tutti i modi, ma non c'è nulla che renda giustizia alla bellezza di questa natura così selvaggia....e altissima!! camminiamo su una passerella di legno sospesa sopra la foresta e non sappiamo più da che parte guardare (anche perchè eravamo un pò preoccupati per la fauna locale : serpenti, rane ed altre amenità, tutte rigorosamente mortali). Ci impressiona particolarmente il rumore che c'è lì in mezzo : pappagalli ed una miriade di altri volatili fanno un baccano incredibile. La Rainforest è enorme e sembra parlare.
Le ore passano e vogliamo assolutamente vedere i coccodrilli prima di arrivare a Port Douglas. Secondo la cartina non dovremmo essere troppo distanti dall'Hartley's Crocodile Adventure. In effetti, impieghiamo poco più di mezz'ora per arrivare al parco. L'Hartley's è un'oasi naturale in mezzo alla foresta. Qui è possibile ammirare non solo coccodrilli  in libertà, ma anche moltissime specie di uccelli, koala, tartarughe. Il biglietto di ingresso costa 66,00 USD a testa ed è valido 3 giorni. Saliamo a bordo di un'imbarcazione da palude, a chiglia piatta e con grate che impediscono ai turisti di sporgersi in acqua ed ai coccodrilli di saltarci in braccio durante il tour. Il nostro Caronte si chiama Jason e sembra il fratello gemello di Mr. Crocodile Dundee. Ci spiega le cose da non fare durante il tour e, in particolare, ci chiede di non oltrepassare mai la corda che ha posto come limite tra noi e lui e di non mettere le mani sulle grate laterali. Il tour comincia e vediamo apparire subito i primi coccodrilli. Qualcuno arriva sfiorando il pelo dell'acqua, altri non si fanno vedere finchè non sono attaccati all'imbarcazione. Ad un certo punto Jason si ferma in mezzo alla palude e tira fuori la pastura : lo spettacolo comincia! i coccodrilli arrivano da ogni parte della palude e sembrano avere capito cosa li aspetta. Jason chiama ognuno di loro per nome ed è in grado di dirci misure e peso di ognuno di loro. Butta i primi bocconi puzzolenti in acqua e vediamo fauci aprirsi e file di denti aguzzi scintillare sotto il sole. Siamo solo in 6 ma facciamo casino come se fossimo in 50! i "wow" si sprecano, nessuno di noi aveva mai visto nulla del genere prima. Jason infila un boccone in una specie di lungo bastone sottile e lo tiene a forse 2 metri da noi sospeso per aria : quasi svengo dalla paura quando da sotto la barca spunta un coccodrillo e salta fuori dall'acqua di almeno 1 metro e mezzo (e non più di 50 cm. da me!) per prendere il cibo! il CLAAACK che ha fatto la mandibola chiudendosi mi resterà impresso per un bel pò. Mentalmente penso che non vorrei mai avere a che fare con un soggetto del genere....arrivano altri coccodrilli e vediamo dei bei salti in mezzo all'acqua. Il tour continua e Jason ci porta a fare conoscenza con il decano del gruppo e l'esemplare più grosso del parco, Ted : 5,20 mt. di lunghezza per 900 kili di salute. Ha i suoi anni, gli manca un occhio, probabilmente perso durante una lotta, ha perso tutti i denti e, visto che non risponde ai vari richiami di Jason, deduciamo che sia anche sordo! Nonostante tutto, però, vanta la bellezza di 16 femmine nel suo harem. Insomma, anche ai coccodrilli l'età conferisce un certo fascino. Di Ted riusciamo a vedere solo le terga e la grossissima schiena che sbuca dall'acqua. Per il resto nulla, ci ignora deliberatamente. 
Scendiamo dalla barca pienamente soddisfatti per aver vissuto questa esperienza indimenticabile e torniamo alla macchina. Il sole sta calando e vogliamo arrivare a Port Douglas prima di sera. 
Dopo 30 kilometri circa, arriviamo sulla Port Douglas Road. Il nostro albergo, il Mercure, dovrebbe essere qui. Giriamo in lungo e in largo ma dell'albergo non c'è l'ombra. Decido di chiedere informazioni e scopro che il Mercure è recentemente diventato un Ramada....arriviamo e facciamo il check-in. Ci fanno le congratulazioni per il matrimonio e ci informano che per cena riceveremo, come omaggio per la nostra luna di miele, una bottiglia di vino australiano frizzante. Il Ramada è in un posizione pazzesca : la struttura sorge nel mezzo della foresta e la reception, enorme, è totalmente aperta. Camminiamo sulla passerella che ci porta in camera e ci impressioniamo ancora una volta per la grandezza dei pippistrelli locali : sembrano polli con le ali lunghe! lasciamo le nostre cose in camera e andiamo a cena. Per me un piatto a base di pesce, per Gas una T-bone steak con insalata. Arriva la nostra bottiglia e facciamo un brindisi a noi e alla nostra luna di miele, alla salute del Ramada! bevo si e no un calice e, a fine pasto, noto che Gas ha un'aria piuttosto rilassata ed è fin troppo ridanciano. Controllo la bottiglia : vuota!! ridiamo fino alle lacrime per qualsiasi cavolata e, finita la cena, porto Gas a smaltire la sbornia facendo due passi. Ore 23.30....a letto! e domani mattina si parte per la barriera corallina!! buona notte a tutti

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