mercoledì 14 settembre 2011

Kangaroo Island - 13 Settembre 2011

La sveglia suona alle 7.00...facciamo colazione e partiamo. Oggi vogliamo vedere molte cose e cerchiamo di sfruttare al meglio le ore di luce. Ci dirigiamo verso la parte Nord dell'isola. Vediamo Cape d'Estaing, Cape Cassini, Stokes Bay e Snelling Beach. Alte scogliere, spiagge di sabbia bianchissima, oceano
meraviglioso...ogni volta pensiamo di aver visto il meglio, ma non è così! ad ogni baia rimaniamo estasiati, è incredibile quanto la natura qui sia selvaggia e bellissima. Sbagliamo strada e ci addentriamo in una zona completamente isolata. Improvvisamente vediamo due aquile reali volare sopra la nostra macchina.
L'apertura alare ed il colore del piumaggio  ci impressionano, sono enormi! stanno cacciando e volano nervose sopra di noi. Siamo nel posto sbagliato, le stiamo disturbando. Facciamo marcia indietro e le lasciamo in pace.
Procediamo verso la parte Ovest dell'isola. Scendendo nell'entroterra, visitiamo alcuni posti indicati nella cartina come zone di interesse. Una di queste è la Snake Lagoon. Il nome mi fa pensare ad un covo di serpenti e già tremo all'idea di trovarmi una vipera velenosissima di fronte. Parcheggiamo ed andiamo alla scoperta di questo sito e, sorpresa sorpresa, non c'è traccia di acqua e men che meno di serpenti! ci guardiamo e ridiamo : le foto ci ritraggono praticamente in mezzo ad una distesa di...nulla! camminando sul sentiero una specie di grande iguana ci sbarra la strada. Mi preparo a scattare un pò di foto ma, tempo di
estrarre la macchina fotografica dalla tasca, accenderla e zoomare, il rettile se l'è già data a zampe levate in mezzo alla vegetazione. Riesco a fotografarlo di sfuggita e mi accontento di averlo visto dal vivo. Leggendo i cartelli, scopriamo che lo Snake, Re incontrastato di questa laguna che non c'è, è proprio lui! La strada che ci porta al Faro di Cape du Couedic passa attraverso il parco nazionale Flinders Chase. La vegetazione è molto
rigogliosa ed il viaggio in mezzo alla natura ci entusiasma. Nel parco è possibile ammirare (se si è fortunati) molte specie animali e moltissimi uccelli, oltre ad una incredibile varietà di piante ed alberi. Per strada notiamo un cartello con scritto "Koala Walk". Non abbiamo ancora visto un koala in libertà e decidiamo di entrare. Il parco è gestito da volontari e per accedervi chiedono un'offerta di soli 2,50 USD a testa. Passeggiamo tra file di eucalipti e non vediamo nemmeno mezzo koala. In compenso vengo ripetutamente attaccata da una specie di corvo che tenta di beccarmi la testa : urlo come una pazza in mezzo agli alberi e cerco di ripararmi sotto dei rami. Un gruppetto di canguri se la ride a pochi metri di distanza. Gas si diverte come un pazzo e cerca addirittura di estrarre la macchina fotografica dallo zaino per immortalare la scena. Desiste dopo essere stato fulminato dal mio sguardo a metà tra l'arrabbiato ed il terrorizzato. Uno dei volontari si avvicina e ci chiede
quanti koala siamo riusciti a vedere. Lo guardo con sospetto : dice sul serio o mi sta prendendo per i fondelli???!! rispondo con un secco "nessuno"! mi guarda con compassione e mi dice che le bandierine
arancioni non sono lì per bellezza, ma per indicare che sopra a quell'eucalipto c'è un koala. Ringrazio a denti stretti e vado a verificare : il koala c'è ma è così in alto che non saremmo mai riusciti a vederlo! ormai sappiamo dove guardare e giriamo a testa in su per tutto il parco. Mi tengo alla larga dal corvo (credo mi attaccasse perchè passavo troppo vicino al suo nido ben nascosto) e conto almeno 5-6 koala addormentati tra i rami. Mi chiedo come facciano a dormire con tutto il chiasso che fa una scolaresca in visita
alla riserva! eppure non si muove di un millimetro e non alza nemmeno mezza palpebra.In libertà ci sono anche dei canguri. Tra questi c'è una femmina con piccolo nel marsupio. Ci guardano con curiosità, ma continuano a farsi gli affari loro e non si avvicinano. Un signore ci indica un ammasso di grossissimi vermoni neri e bianchi : sono Spitfires. Do un'occhiata, mi schifo, e me ne vado. All'uscita del parco fotografiamo i pappagalli.Anche questi vivono nella riserva in assoluta libertà. Ci rimettiamo in macchina e guidiamo fino a al Faro di Cape du Couedic. Qualche kilometro prima di arrivare, noto delle lapidi dentro ad un recinto, vicino al ciglio della strada. Si tratta del cimitero dei custodi del faro. Ci sono lapidi del 1800 ed alcune molto più recenti. Tra queste, quella di un certo Dario Cinzio. Che uno dei custodi dia stato italiano?
Arriviamo al faro ed incontriamo una numerosa scolaresca in visita. Decidiamo di non aspettare il tour guidato che inizia solo un'ora dopo e scattiamo qualche foto del faro e del paesaggio circostante. Non male, ma c'è di meglio...Scendiamo un pò più a Sud e notiamo casualmente un cartello che indica la Hanson Bay. Controllo nella cartina e non è indicata come baia degna di nota, ma siamo in anticipo sulla tabella di marcia e decidiamo di scendere e vedere com'è. Quello che vediamo ci resterà nella memoria per sempre : la spiaggia,aassolutamente deserta come tutte quelle sino ad ora visitate, è di sabbia bianchissima. Un piccolo fiume di acqua rossa scende sulla spiaggia e va a fondersi con l'acqua turchese dell'Oceano. Il risultato sono delle onde di un colore particolarissimo che si infrangono sulla riva. Togliamo le scarpe e camminiamo sulla sabbia. E' fredda e bagnata ma stranamente morbida.I granelli quasi non si attaccano sulla pelle. Proviamo ad
immergere i piedi in acqua, ma è freddissima e la corrente è abbastanza forte. Ci limitiamo ad ammirare questo scenario per un po' sicuri che non vedremo mai più nulla del genere. Torniamo verso Kingscote ed Emu Bay. Un lungo serpente nero con dei cerchi bianchi ci taglia la strada. Riusciamo a non investirlo ma non facciamo in tempo a fotografarlo. Poi è la volta di due canguri che si fermano in mezzo alla strada e ci
guardano un istante prima di saltellare via, in mezzo al bush. Qualche kilometro dopo vediamo anche due wallabies e riusciamo a fotografarli! sono spaventati e non approfittiamo troppo della loro momentanea immobilità. Appena giriamo la macchina, spariscono nel nulla. Prima di rientrare, decidiamo di concederci una cena in un locale in centro. Qui si trova solo pesce freschissimo che cucinano al momento, fritto,grigliato o lesso. Prendiamo un fish&chips ed una specie di fritto misto locale molto speziato. Tutto ottimo! Dopo di noi, entrano altre due coppie di italiani. Tutti in viaggio di nozze, tutti sposati il 3 Settembre! scambiamo qualche
parola ed entriamo in simpatia con una coppia di Varese. Finita la cena, andiamo insieme al Penguins tour di Kingscote. Costo 17,00 USD a testa. Promettono meraviglie : una numerosa colonia di pinguini nani australiani (35 cm. di altezza per 1 kilo/1 kilo e mezzo di peso) rientra la sera dalla pesca e si rifugia sulle rocce della baia (rigorosamente recintata). Visto che i pinguini trovati per caso la sera prima erano troppo spaventati per essere fotografati, proviamo a fare il tour e speriamo di ricavarne qualche scatto decente. La guida è una ragazza del posto : un curioso incrocio tra un personaggio di Grease ed una brutta copia di Barbie ballerina. Capelli biondo platino, fascia in testa che lascia spuntare dei ricciolini che le incorniciano il viso paffutello ed un make-up degno di Lady Burlesque. L'accento australiano è fortissimo, sembra abbia
una collezione di biglie in bocca. Parla a voce altissima, se la ride e se la racconta. Fa una serie di battute che capisce solo lei e che puntualmente ricevono sguardi preoccupati (per la sua salute mentale) e piuttosto perplessi. Ha tutta la mia simpatia! a parte il fatto che per l'ennesima volta mi trovo a non capire quasi nulla, la trovo divertente e molto disponibile. Il tour ci porta a visitare una parte della baia di Kingscote. Ci viene chiesto di parlare a voce bassa, stare sempre dietro la guida, non toccare i pinguini e non fotografarli col flash. Tutti eseguono prontamente gli ordini...ad eccezione della nostra beniamina che sbraita per più di mezz'ora portando scompiglio generale tra i pinguini! per indicarci i pinguini usano torce a luce rossa. Ci ammassiamo in venti sopra di lei per fare delle foto e, alla fine, scopriremo di aver fotografato solo roccia e qualche alga...finito il tour sentiamo di aver appena buttato nel WC 34 dollari e ridiamo per non piangere. Invitiamo a coppia di Varese a seguirci fino ad Emu bay per vedere se riusciamo a vedere seriamente qualche piccolo
pinguino. Saliamo in macchina, accendiamo i fari e...di fronte a noi 3 pinguini in fila zampettano verso il pontile!!! ci guardiamo tutti e 4 increduli e, sentendoci beffati, scendiamo dalla macchina per fotografarli. Il resto della serata passa tra mille risate per questa scena da "Madagascar".
Piccola parentesi che non piacerà a mia sorella : a Kangaroo Island i gatti non sono i benvenuti. Come sanno fare solo in Australia, il gatto è stato introdotto perchè mangiasse dei topi locali. Peccato che i gatti non si filassero i roditori nemmeno di striscio, preferendo altre specie animali, come il pinguino per esempio. Essendo il pinguino in via di estinzione,  ora si trovano a dover arginare il problema dei gatti. Tra gli aussie c'è un detto che tradotto dice : i gatti migliori sono quelli schiacciati sull'asfalto. Morale : chi vuole tenere un gatto, deve microchipparlo, portarlo a spasso al guinzaglio, fare in modo che non possa uscire dal proprio giardino. Tutti i gatti senza proprietario sono a rischio e verranno "ridotti di numero" in qualche modo.Anche questa è Australia!

Qualche nota veloce :
- ovunque si vada, c'è sempre un bagno pulito (gratuito) e con la carta igienica sempre disponibile! persino nelle spiagge deserte, incredibile
- gli australiani sono tipi simpatici e molto cordiali. Se vi vedono in difficoltà, si fermano a chiedere se avete bisogno di aiuto. Sperate di non averne bisogno, perchè non capirete quasi nulla delle loro spiegazioni.
- i prezzi a Sydney sono alle stelle, ma basta uscire dal centro città per vederli scendere. Ad Adelaide i prezzi sono notevolmente ridotti e si mangia spendendo quasi la metà.
- abbiamo scoperto perchè il loro caffè fa così schifo (tipo quello americno...) : con quello che costa, l'australiano pretende che ci sia anche una quantità che giustifichi il prezzo!
- la parola più utilizzata qui è "sorry", anche quando a pestargli il piede innavertitamente sei tu.
- a Kangaroo Island gli automobilisti si salutano come i bikers, tenendo le mani ferme sul volante ed alzando
contemporaneamente un indice ed un sopracciglio. Dopo avere girato l'isola in lungo e in largo, Gas era amico di tutti i 4,400 abitanti incrociati per strada ^_^
- a Kangaroo Island ci sono solo 3 poliziotti e l'isola è lunga 160 kilometri ed è larga circa 70. Lavorano dal lunedì al venerdì fino alle 5 del pomeriggio e, se avete bisogno di loro nel week-end, potete lasciare un messaggio in segreteria e verrete richiamati il lunedì successivo. Esiste un giornale locale che prevede aun trafiletto sui fatti salienti dell'isola...puntualmente vuoto. Negli ultimi anni il fatto più clamoroso è stato il furto di qualche litro di detersivo in una lavanderia a gettoni!

E' l'una passata...andiamo a letto. Buona notte a tutti!

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